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L'Amore infinito di Dio: Attrazione verso persone dello stesso sesso e comportamento omosessuale


Dio non bada all’aspetto esteriore delle persone. Credo che non Gli interessi per niente se viviamo in un castello o in una capanna, se siamo attraenti o bruttini, se siamo famosi o dimenticati. Sebbene siamo incompleti, Dio ci ama in maniera completa. Sebbene non siamo perfetti, Dio ci ama in maniera perfetta. Sebbene possiamo sentirci persi e senza guida, l’amore di Dio ci avvolge completamente.

Egli ci ama perché è pieno di una quantità infinita di amore santo, puro e indescrivibile. Per Dio siamo importanti, non a motivo del nostro curriculum, ma perché siamo Suoi figli. Egli ama ciascuno di noi. Dio ama tutti noi; ama le persone di fedi diverse e coloro che una fede non ce l’hanno; ama coloro che soffrono; ama allo stesso modo il ricco e il povero; ama le persone di ogni razza e cultura, chi è sposato, chi è single e coloro che provano attrazione verso persone dello stesso sesso o che si identificano come gay, lesbiche o bisessuali. Inoltre, Dio si aspetta che seguiamo il Suo esempio.


“Poiché Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16).

Nulla dimostra più pienamente la profondità e la portata dell’amore di Dio della Sua disponibilità a sacrificare Suo Figlio affinché noi, Suoi figli, potessimo vincere la morte e ricevere la vita eterna.

Nulla esprime meglio l’amore di Gesù Cristo della Sua disponibilità a dare la Sua vita per espiare i peccati dell’umanità, per compensare tutte le sofferenze e le ingiustizie e per spezzare le catene della morte per tutti

Vogliamo dedicare molta attenzione per comprendere meglio l’esperienza dell’attrazione verso persone dello stesso sesso, e per fare in modo che le persone che provano tale attrazione, insieme alle rispettive famiglie, si sentano benaccette e parte di questa grande famiglia mondiale che è La Chiesa.


Ora mi rivolgo direttamente ai membri della Chiesa che provano attrazione verso persone dello stesso sesso o si identificano come gay, lesbiche o bisessuali. Voglio che sappiate che vi voglio bene. Siete i benvenuti. Voglio che facciate parte delle nostre congregazioni. Avete grandi talenti e capacità da offrire al regno di Dio sulla terra, e riconosciamo i molti preziosi contributi che offrite. Se per qualcuno di voi non è chiaro quale sia la posizione della Chiesa su tali questioni, vi invitio a dedicare del tempo a visionare questo articolo.


Come posso partecipare?

I membri che hanno comportamenti omosessuali non possono ricevere incarichi nella Chiesa, ne possono ricevere ed esercitare il sacerdozio.


C'è una differenza sostanziale tra avere comportamenti omosessuali e provare attrazione verso persone dello stesso sesso.


Dio promette che se obbediremo alle Sue leggi avremo gioia eterna, ed Egli mantiene sempre le Sue promesse. Coloro che provano attrazione verso persone dello stesso sesso o che si identificano come gay possono fare delle promesse a Dio e mantenerle. Possono camminare nella Sua luce. Possono partecipare pienamente alla vita della Chiesa.

Se dei membri provano attrazione verso persone dello stesso sesso ma si sforzano di osservare la legge della castità, i dirigenti li sostengono e li incoraggiano nei loro propositi. La nostra Chiesa incoraggia le famiglie e i membri a mostrare sensibilità, amore e rispetto per coloro che sono attratti da persone dello stesso sesso. La Chiesa inoltre promuove la comprensione all’interno della società in generale, il che riflette i suoi insegnamenti riguardanti la gentilezza, l’amore per il prossimo e il rispetto verso tutti gli esseri umani.

I comandamenti di Dio proibiscono tutti i comportamenti non casti, che siano eterosessuali o omosessuali. I dirigenti della Chiesa offrono una guida pastorale ai membri che hanno violato la legge della castità. I dirigenti li aiutano ad avere una chiara comprensione della fede in Gesù Cristo e nella Sua Espiazione, del processo di pentimento e dello scopo della vita sulla terra. Tutti i membri che osservano le loro alleanze con il Signore riceveranno tutte le benedizioni promesse nell'Eternità.


Noi li amiamo come figli e figlie di Dio. Essi possono avere certe inclinazioni che sono potenti e che possono essere difficili da controllare. Nel corso della propria vita la maggior parte delle persone ha diversi tipi di inclinazioni. Se non agiscono in base a tali inclinazioni, possono progredire nella santità nella Chiesa. Se violano la legge della castità e le norme morali della Chiesa, allora sono soggetti alla disciplina della Chiesa, proprio come lo sono tutti gli altri membri.


Come faccio a sapere se sono gay?

Cose su cui riflettere

Se ti stai domandando se sei gay, probabilmente hai provato attrazione verso persone del tuo stesso sesso e ti stai chiedendo come interpretare questi sentimenti. I desideri sessuali sono complessi e sono plasmati da molti fattori. Se è vero che un’attrazione romantica, emotiva o sessuale può essere indicativa di un orientamento sessuale, non devi presumere automaticamente che lo sia. Il desiderio sessuale può essere fluido e mutevole. Se sei nel dubbio, non sentirti sotto pressione o costretto/a a trarre conclusioni affrettate sulla tua sessualità. Le parole non hanno lo stesso significato per tutti e la definizione di una parola può cambiare nel corso della nostra vita. Che cosa significa per te la parola gay? È un sentimento? Un’identità? Uno stile di vita? L’uso della parola gay è cambiato col cambiare della società e della cultura. Identificarti come gay può voler dire che provi attrazione per persone del tuo stesso sesso ma che hai scelto di non agire in base a questi sentimenti. Oppure può darsi che questa definizione descriva il modo in cui ti esprimi emotivamente, fisicamente, sessualmente o politicamente.


Dovrei dichiarare apertamente o dire agli altri di essere gay?

Cose su cui riflettere

Tenere nascosti i sentimenti di attrazione verso persone dello stesso sesso può diventare per alcuni causa di vergogna o di dialogo interiore negativo. Parlare di questi sentimenti con una persona di fiducia può avere un effetto liberatorio e salutare. Alcuni, tuttavia, vorrebbero aver aspettato un po’ più a lungo a rivelare i propri sentimenti o, quantomeno, vorrebbero averne parlato a un numero minore di persone; perciò, questa decisione non andrebbe presa sotto la pressione di doversi dichiarare gay pubblicamente o di identificarsi apertamente come tale. Se decidi di rivelare che provi attrazione verso persone del tuo stesso sesso, considera in preghiera con chi vorresti parlarne e in che modo vorresti spiegare questo aspetto della tua esperienza terrena. Se decidi di parlare delle tue esperienze relative all’attrazione verso persone dello stesso sesso o di dichiararti apertamente gay, dovresti essere sostenuto/a e trattato/a con gentilezza e rispetto, tanto a casa come in chiesa. Dobbiamo tutti essere pazienti l’uno con l’altro mentre cerchiamo di capire meglio la situazione. Come membri della Chiesa, condividiamo la responsabilità di creare un ambiente solidale e amorevole per tutti i nostri fratelli e tutte le nostre sorelle. Una simile rete di sostegno rende molto più facile vivere il Vangelo e ricercare lo Spirito mentre si attraversa un qualunque aspetto della vita terrena.


In che modo posso parlare con i miei genitori o con il mio parroco o con il mio vescovo dell’attrazione verso persone dello stesso sesso?

Alcuni suggerimenti utili

  • Se ti senti a tuo agio a parlare con un genitore, un altro familiare o un dirigente della Chiesa, potresti condividere i tuoi sentimenti con quella persona. Aiuta questa persona a capire quello che stai attraversando, in modo che possa dimostrarti amore e sostegno.

  • Sii paziente con chi ti sta intorno e ricorda che state tutti imparando insieme. Se i tuoi cari fanno fatica a comprendere o a sostenerti, magari hanno bisogno del tuo aiuto.

  • Tratta i tuoi genitori e i tuoi dirigenti con la stessa gentilezza e lo stesso rispetto che vorresti dimostrassero a te.

Se sarò abbastanza fedele, la mia attrazione verso persone dello stesso sesso sparirà?

L’intensità con cui provi attrazione verso le persone del tuo stesso sesso non è una misura della tua fedeltà. Molti pregano per anni e fanno tutto ciò che possono per essere obbedienti nel tentativo di ridurre l’attrazione verso persone dello stesso sesso, e ciononostante tale attrazione non svanisce. Questo tipo di attrazione si manifesta con vari gradi di intensità e non è uguale per tutti. Alcuni si sentono attratti da entrambi i sessi, mentre altri sono attratti esclusivamente da persone del loro stesso sesso. Per alcuni, i sentimenti, o almeno l’intensità di questi sentimenti, può diminuire col passare del tempo. In ogni caso, genitori e dirigenti non devono aspettarsi o pretendere che il risultato finale sia che questa attrazione cambi. L’intensità della tua attrazione può non dipendere da te; tuttavia, tu puoi decidere come reagire. Chiedere al Signore che cosa puoi imparare da questa esperienza può fare in modo che la tua fede si concentri su un risultato su cui puoi avere controllo. Affidare la tua vita a Dio è un importante atto di fede che porta grandi benedizioni ora e benedizioni ancora più grandi nel mondo a venire.


Il Salvatore capisce veramente quello che sto passando?

Il Salvatore mi capisce


Il Salvatore prova un’empatia divina. Il Salvatore ha una comprensione perfetta di tutte le nostre difficoltà. Come mortali, la nostra comprensione è limitata. Possiamo affermare di sapere che egli ama i suoi figli; nondimeno non conosciamo il significato di tutte le cose. Nella ricerca di risposte e di guida per il nostro cammino personale, possiamo confidare in Dio e nel potere insito nel sacrificio espiatorio di Gesù Cristo. Prendendo su di Sé i peccati del mondo, Gesù Cristo ha sofferto anche ogni dolore e afflizione che qualunque essere umano possa provare. Ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia: ora conosco in parte; ma allora conoscerò appieno, come anche sono stato appieno conosciuto. Gesù è andato, soffrendo pene e afflizioni e tentazioni di ogni specie; e ciò affinché si possa adempiere la parola che dice: egli prenderà su di sé le pene e le malattie del suo popolo.


Chi sono io?

Sei un figlio o una figlia di Dio. Il modo in cui ti definisci può cambiare nel corso della vita, ma, cosa principale e più importante, sei un beneamato figlio o una beneamata figlia di Dio. Egli è tuo Padre (vedere Numeri 16:22; 27:16; Ebrei 12:9). È probabile che, nel corso della nostra vita terrena, ci vengano date o ci assegniamo da soli svariate etichette. Alcune, magari, descrivono le affiliazioni o uno stadio della vita, mentre altre potrebbero riflettere caratteristiche fisiche, come “alto/a”, “basso/a”, “bruna”, “calvo” o “rosso/a”.

Le etichette hanno potere. Un Dirigente di una chiesa cristiana ci racconta:"Qualche volta città e nazioni portano particolari etichette di identità. Prendiamo ad esempio una vecchia e fredda cittadina del Canada orientale. I missionari la chiamavano ‘la difficile città di Kingston’. In sei anni c’era stato un solo convertito alla Chiesa, sebbene i missionari fossero stati assegnati a lavorare in quella città per tutto quel periodo. Nessuno battezzava a Kingston.Mentre stavo pregando e meditando su questa triste situazione, poiché la mia responsabilità di presidente di missione mi imponeva di pregare e meditare su queste cose, mia moglie portò alla mia attenzione un brano tratto dal libro A Child’s Story of the Prophet Brigham Young [una storia d’infanzia del presidente Brigham Young] di Deta Petersen Neeley (Salt Lake City: Deseret News Press, 1959, pag. 36). Ella lesse ad alta voce che Brigham Young era arrivato a Kingston, nell’Ontario, in un freddo giorno nevoso. Là aveva lavorato per circa trenta giorni battezzando quarantacinque anime. Avevo trovato la risposta! Se il missionario Brigham Young aveva potuto raccogliere una messe così abbondante, altrettanto potevano fare i missionari di oggi! Senza fornire alcuna spiegazione, ritirai i missionari da Kingston per spezzare quel ciclo di continui fallimenti. Poi feci circolare ad arte la voce: ‘Presto si aprirà al lavoro missionario una nuova città, proprio la città in cui Brigham Young svolse opera di proselitismo battezzando quarantacinque persone in trenta giorni’. I missionari cominciarono a fare ipotesi su quale potesse essere questa località. Nelle loro lettere settimanali chiedevano di essere assegnati a questa nuova Shangri-La. Passò dell’altro tempo. Poi quattro missionari selezionati con cura, due dei quali nuovi e due già esperti, furono scelti per questa grande avventura. I membri del piccolo ramo […] promisero tutto il loro appoggio. I missionari [dedicarono] la loro vita. Il Signore fece onore a entrambi questi impegni. Nello spazio di tre mesi, Kingston divenne la città più produttiva della missione canadese. Gli edifici di arenaria grigia erano ancora al loro posto; la città non aveva modificato il suo aspetto; la popolazione non era cambiata: era cambiato l’atteggiamento. L’etichetta del dubbio aveva ceduto il posto all’etichetta della fede”.

Nel corso della nostra vita, aspetti della nostra identità cambiano. Passiamo inevitabilmente dall’essere giovani all’essere anziani. I nostri punti di vista possono cambiare e, insieme a essi, possono cambiare le nostre affiliazioni. La nostra identità può essere in mutazione continua, ma c’è un aspetto relativo a chi siamo che è eternamente fisso: saremo sempre figli di Dio.


Identità ed etichette

Dobbiamo fare attenzione al modo in cui ci etichettiamo. Le etichette devono essere usate con considerazione e con la guida dello Spirito Santo. Le etichette possono influenzare il modo in cui pensiamo a noi stessi e in cui gli altri ci trattano, e possono ampliare o limitare la nostra capacità di seguire il piano di Dio per la nostra felicità. Le etichette possono influenzare i nostri obiettivi, il nostro senso d’identità e le persone che chiamiamo amiche. Se le etichette ostacolano il nostro progresso eterno, possiamo scegliere di cambiarle. Ritengo che sia una dichiarazione accurata dire che alcune persone considerano i sentimenti di attrazione verso persone dello stesso sesso come una realtà che definisce la loro esistenza. Abbiamo l’arbitrio per scegliere quali caratteristiche ci definiscono; queste scelte non ci vengono imposte. La realtà suprema che caratterizza ognuno di noi è che siamo figli di un Padre in cielo, nati su questa terra per uno scopo e con un destino divino. Ogniqualvolta una qualunque di queste altre nozioni, quali che siano, si contrappone a quella suprema realtà caratterizzante, allora è distruttiva e ci conduce lungo il sentiero sbagliato.

Se qualcuno prova attrazione verso persone dello stesso sesso, può scegliere di ricorrere a un’etichetta che ne indica l’identità sessuale. Identificarsi come gay o lesbica non è contro le direttive o la dottrina della Chiesa; può avere, tuttavia, conseguenze indesiderate nel modo in cui si viene trattati. Nessun vero seguace di Cristo è giustificato nel negare l’amore perché hai deciso di identificarti così. Un giorno ci verrà chiesto se abbiamo preso su di noi il nome di Cristo e se siamo stati fedeli alla Sua alleanza. Come ha affermato S. Paolo: “Poiché voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è qui né Giudeo né Greco; non c’è né schiavo né libero; non c’è né maschio né femmina; poiché voi tutti siete uno in Cristo Gesù’ (Galati 3:27–28). Un giorno, alla fine di questo breve viaggio terreno, torneremo alla presenza del nostro Padre in cielo. Un giorno, tutte le altre etichette saranno assorbite dalla nostra identità eterna di figli di Dio.


Le benedizioni promesse da Dio sono a disposizione dei gay?

Le benedizioni di Dio sono a disposizione di tutti. A tutti noi capita di osservare la propria vita e di provare a valutare: ‘Dove siamo? A che punto sono della mia vita?’. Ho sempre detto che, quando si comincia a paragonarsi agli altri, ciò porta a scoraggiarsi oppure porta a inorgoglirsi. Nessuna delle due cose è buona, ma spesso è ciò che accade quando le persone cominciano a fare paragoni. Iniziano a pensare: ‘La mia vita è migliore’ oppure ‘La mia vita è di gran lunga peggiore’. E quindi cercare di paragonare le nostre circostanze a quelle di un’altra persona non è un esercizio costruttivo. Le benedizioni arrivano nel breve termine; le benedizioni arrivano nel lungo termine. A volte le benedizioni sono in serbo per noi, io credo, dopo che avremo passato il velo, nella nostra esistenza post-terrena. E così, al momento ci troviamo in uno spazio molto limitato, e in questo spazio limitato non è affatto di beneficio cercare di paragonare le avversità che abbiamo affrontato o cercare di paragonare le benedizioni che abbiamo. Ricordiamo quando Adamo ed Eva lasciarono il Giardino di Eden; tra le cose che furono introdotte quando se ne andarono c’erano spine e cardi, e tutti le abbiamo nella nostra vita. Tuttavia, possiamo essere fiduciosi nel fatto che tutte queste cose possono essere superate, quali che siano quelle che ci vengono poste di fronte. Il Signore ci dice che incontreremo avversità lungo il cammino, e ci suggerisce persino che le nostre afflizioni saranno consacrate per il nostro profitto. Ora, a volte dobbiamo aspettare qualche anno, ma possiamo essere certi che, alla fine, la promessa della vita eterna è per tutti. Tutti saranno ricompensati allo stesso modo per la propria fedeltà. Se persevererete fino alla fine, sarete benedetti. Potrebbe essere dura oggi, e domani, e il mese prossimo, ma non lo sarà sempre. Potete perseverare esercitando la vostra fede in Gesù Cristo e nella Suo Sacrificio Espiatorio. A volte incontreremo avversità e prove che ci sembreranno quasi troppo difficili da sopportare, ma allora Egli dice: ‘Nondimeno, siate di buon animo poiché io vi condurrò innanzi’. Questa è una promessa fatta dal Signore. Siate di buon animo. Nel mezzo delle vostre avversità, siate di buon animo poiché io vi condurrò innanzi. E io rendo testimonianza del fatto che Gesù Cristo vi condurrà innanzi in qualsiasi avversità affrontiate.


La legge della castità si applica a chi prova attrazione verso persone dello stesso sesso?

La castità si applica a tutti. La purezza sessuale è una parte fondamentale del piano di Dio per la nostra felicità. Il primo comandamento che Dio dette a Adamo ed Eva riguardava il loro potenziale di genitori come marito e moglie. Noi proclamiamo che il comandamento dato da Dio ai Suoi figli di moltiplicarsi e riempire la terra è sempre valido. Dichiariamo inoltre che Dio ha comandato che i sacri poteri della procreazione devono essere usati soltanto tra l’uomo e la donna che sono legittimamente sposati come marito e moglie.

La legge della castità del Signore prevede:

  • Astinenza da rapporti sessuali al di fuori del matrimonio tra un uomo e una donna secondo la legge di Dio.

  • Fedeltà nel matrimonio.

Nel contesto del matrimonio tra un uomo e una donna, l’espressione sessuale è un aspetto importante del legame tra i coniugi. Tuttavia, se ci esprimiamo sessualmente al di fuori del vincolo matrimoniale che il Signore ha stabilito, non solo mettiamo a repentaglio la nostra capacità di scegliere bene; rifiutiamo altresì il modello stabilito dal Signore per la nostra felicità eterna. Il potere di creare la vita sulla terra è il più nobile potere che Dio abbia concesso ai Suoi figli. Il suo uso è imposto nel primo comandamento, ma fu dato un altro importante comandamento per proibirne l’abuso. L’enfasi che noi diamo alla legge della castità è spiegata dalla nostra conoscenza dello scopo dei nostri poteri di procreare nel mandare a compimento il piano di Dio. Fuori dell’ambito coniugale, ogni uso del potere di procreare è in un grado o nell’altro una degradazione peccaminosa e una perversione del più divino attributo degli uomini e delle donne.


Castità e pornografia.

Come un uomo pensa nel suo cuore, così egli è (vedere Proverbi 23:7). La Chiesa condanna la pornografia sotto qualsiasi forma. L’uso di qualsiasi tipo di materiale pornografico danneggia la vita degli individui, le famiglie e la società. Inoltre, allontana lo Spirito del Signore. I membri della Chiesa devono tenersi lontani da qualsiasi forma di materiale pornografico e opporsi alla sua produzione, diffusione e uso. Anche guardare immagini sessuali esplicite, seppur spinti dalla curiosità, viola i comandamenti di Dio. La stimolazione sessuale ha un potente effetto su di noi. Anche guardare immagini o pensare all’espressione sessuale ci fa provare piacere e desiderarne di più. Nel promuovere tale stimolazione, la pornografia attenua la sensibilità della persona verso la legge morale di Dio. Cosa più importante, offende lo Spirito, lasciando la persona senza la guida e la protezione dello Spirito Santo.

Quando usiamo il nostro arbitrio per scegliere di seguire le leggi di Dio, il nostro spirito diventa più forte. Se ci accorgiamo di essere spiritualmente indeboliti — e succede a tutti, di tanto in tanto — il nostro Salvatore Gesù Cristo ci è accanto. Grazie al pentimento possiamo tornare a una vita caratterizzata dall’autocontrollo.


Il pentimento

Qualunque sia il loro orientamento sessuale, le persone che violano la legge della castità possono riconciliarsi con Dio attraverso il pentimento. Alcuni di voi che leggeranno queste parole devono pentirsi di peccati sessuali o di altra natura. Il Salvatore è spesso indicato come il Grande Medico e questo titolo ha un significato tanto simbolico quanto letterale. Conosciamo tutti il dolore che si prova quando ci facciamo male o ci feriamo fisicamente. Quando sentiamo dolore, normalmente cerchiamo sollievo e siamo grati per i medicamenti e le cure che ci aiutano ad alleviare le nostre sofferenze. Considerate il peccato come una ferita spirituale che causa senso di colpa o rimorso di coscienza. Il senso di colpa sta al nostro spirito come il dolore sta al nostro corpo: ci segnala un pericolo e ci protegge da ulteriori danni.


Dall’Espiazione del Salvatore fluisce un balsamo lenitivo che può guarire le nostre ferite spirituali e può rimuovere il senso di colpa. Tuttavia, questo balsamo può essere applicato solo in virtù dei principi della fede nel Signore Gesù Cristo, del pentimento e dell’obbedienza costante. Il pentimento sincero porta pace di coscienza, conforto, guarigione spirituale e rinnovamento. Il pentimento richiede un mutamento di cuore. I doni preziosi del pentimento e del perdono sono resi possibili grazie all’Espiazione di Gesù Cristo. Essi possono purificarci completamente e rafforzare la nostra capacità di usare bene il nostro arbitrio.


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