
14. IL PENTIMENTO
Tutti dobbiamo pentirci
Cos’è il peccato? Quali effetti hanno i nostri peccati su noi?
La fede in Gesù Cristo porta naturalmente al pentimento. Dai tempi di Adamo fino ad oggi, sulla terra c’è sempre stata la necessità di pentirsi.
Noi veniamo su questa terra per crescere e progredire, per conoscere Dio ed imparare ad amarlo. È un processo che dura tutta la vita. Nel corso di questa vita tutti pecchiamo (vedere Romani 3:23). Tutti abbiamo necessità di pentirci. Talvolta pecchiamo a causa dell’ignoranza; qualche volta per la nostra debolezza e ogni tanto per volontaria disobbedienza. Nella Bibbia leggiamo che «non v’è sulla terra alcun uomo giusto che faccia il bene e non pecchi mai» (Ecclesiaste 7:20) e che «se diciamo d’esser senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi» (1 Giovanni 1:8).
Cos’è il peccato? Giacomo disse: «Colui dunque che sa fare il bene, e non lo fa, commette peccato» (Giacomo 4:17). Giovanni descrisse il peccato come «ogni iniquità» (1 Giovanni 5:17) e «una violazione della legge» (1 Giovanni 3:4).
Ecco perché tutti gli uomini, ovunque, devono pentirsi. Eccetto Gesù Cristo, che visse una vita perfetta, chiunque vive sulla terra pecca. Il nostro Padre celeste, a motivo del Suo grande amore, ci ha fornito la possibilità di pentirci dei nostri peccati.
Liberazione dal peccato tramite il pentimento
Cos’è il pentimento?
Il pentimento è la via che ci è stata fornita per liberarci dai nostri peccati e ricevere il perdono. Il peccato rallenta il nostro progresso spirituale e può persino arrestarlo. Il pentimento ci permette di riprendere a crescere e a progredire spiritualmente.
Il privilegio del pentimento ci è fornito grazie all’espiazione di Gesù Cristo. In un modo che non possiamo comprendere pienamente, Gesù pagò per i nostri peccati. Tutti abbiamo avuto dei dolori, e qualche volta essi sono stati molto forti, ma non si riesce a capire un dolore che… possa provocare una sudorazione di sangue. Fu qualcosa di terribile, qualcosa di spaventevole…
Non c’è mai stato uomo in questo mondo che avrebbe potuto resistere sotto il peso che dovette sopportare il Figlio di Dio allorché portava i nostri peccati per permetterci di sfuggire ad essi.
Il pentimento qualche volta richiede un grande coraggio, molta forza, molte lacrime, preghiere incessanti e degli sforzi continui per continuare a mettere in pratica i comandamenti del Signore.
I principi del pentimento
Quali sono i principi del pentimento?
Per l’insegnante: Fare un elenco scritto può suscitare interesse e aiutare gli
studenti a concentrarsi. Quando discuti i principi del pentimento con i
membri della classe o della famiglia, potresti chiedere a qualcuno di
scrivere i principi sulla lavagna o su un foglio di carta grande.
Non c’è alcuna autostrada che porta al pentimento, non c’è alcuna corsia privilegiata. Ogni uomo deve seguire lo stesso corso, sia ricco o povero, educato o ignorante, alto o basso, principe o povero, nobile o plebeo.
Dobbiamo riconoscere i nostri peccati
Per pentirci, dobbiamo ammettere a noi stessi che abbiamo peccato. Se non lo ammettiamo, non possiamo pentirci.
Lasciati turbare soltanto dai tuoi peccati, con quel turbamento che ti porterà al pentimento… Non cercare di giustificarti più minimamente. Le Scritture ci consigliano, inoltre, di non cercare di giustificare le nostre azioni peccaminose (vedere Luca 16:15–16).
Non possiamo nascondere a noi stessi o al Signore nessuna azione che commettiamo nella nostra vita.
Dobbiamo sentire dolore per i nostri peccati
Oltre a riconoscere i nostri peccati, dobbiamo anche sentire un sincero dolore per ciò che abbiamo fatto. Dobbiamo sentire che i nostri peccati sono terribili. Dobbiamo voler disfarcene e abbandonarli. Le Scritture ci dicono in più modi che tutti coloro che si umiliano dinanzi a Dio e desiderano essere battezzati, e vengono innanzi con il cuore spezzato e lo spirito contrito, e… si sono veramente pentiti di tutti i loro peccati… saranno salvati.
Studia 2 Corinzi 7:9–10. In che modo credi che «la tristezza secondo Dio» sia diversa dalle espressioni di dispiacere?
Dobbiamo abbandonare i nostri peccati
Il dolore sincero deve indurci ad abbandonare i nostri peccati. Se abbiamo rubato qualcosa, non ruberemo più. Se abbiamo mentito, non mentiremo più. Se abbiamo commesso adulterio, non lo rifaremo. Da questo potrete sapere se un uomo si pente dei suoi peccati: ecco, li confesserà e li abbandonerà.
Dobbiamo confessare i nostri peccati
Confessare i nostri peccati è molto importante. Il Signore ci ha comandato di confessare i nostri peccati. La confessione rimuove un pesante fardello dalle spalle del peccatore. Il Signore ci promette di perdonare i peccati e di essere misericordioso verso coloro che confessano i loro peccati con cuore umile. Inoltre, i peccati più gravi, quali l’adulterio, la fornicazione, le relazioni omosessuali, il maltrattamento del coniuge o dei figli e la vendita o l’utilizzo di droghe, devono essere confessati al Signore e alla debita autorità del Sacerdozio. Se abbiamo peccato contro un’altra persona, dobbiamo confessare alla persona che abbiamo ferito.
Dobbiamo riparare
La riparazione fa parte del pentimento. Questo significa che, per quanto possibile, dobbiamo rimediare al male che abbiamo fatto. Per esempio, il ladro deve restituire ciò che ha rubato. Il bugiardo deve rendere nota la verità. Chi ha infangato il nome di una persona deve fare di tutto per riaccreditare il buon nome della persona che ha colpito. Se facciamo queste cose, Dio non farà menzione di questi peccati quando saremo giudicati (vedere Ezechiele 33:15–16).
Dobbiamo perdonare gli altri
Una parte essenziale del pentimento è il perdono di coloro che hanno peccato contro di noi. Il Signore non perdonerà noi a meno che i nostri cuori non siano mondati dall’odio, dall’astio e dai cattivi sentimenti contro le altre persone. Pertanto, dobbiamo perdonarci l’un l’altro; poiché colui che non perdona al suo fratello le sue trasgressioni sta condannato dinnanzi al Signore, poiché resta in lui il peccato più grave.
Dobbiamo osservare i comandamenti di Dio
Per completare il nostro processo di pentimento, dobbiamo osservare i comandamenti del Signore. Non siamo davvero pentiti se non paghiamo la decima, non osserviamo la santità della domenica o non obbediamo alla Parola del Vangelo. Non siamo davvero pentiti se non sosteniamo le autorità della Chiesa e non amiamo il Signore e i nostri simili. Se non preghiamo e se siamo scortesi con gli altri, di certo non siamo davvero pentiti. Quando ci pentiamo, la nostra vita cambia.
In primo luogo, una persona deve pentirsi. Dopo aver raggiunto questo punto, ella deve osservare i comandamenti del Signore per conservare questo vantaggio. Ciò è necessario per ottenere il completo perdono.
In quale modo gli insegnamenti in questa sezione differiscono dalla falsa idea che il pentimento è il compimento meccanico di una serie di azioni?
Come ci aiuta il pentimento
In che modo ci aiuta il pentimento?
Quando ci pentiamo, l’espiazione di Gesù Cristo diventa pienamente efficace nella nostra vita e il Signore perdona i nostri peccati; diventiamo liberi dalla schiavitù dei nostri peccati e troviamo gioia.
La nostra anima straziata, afflitta al massimo grado e angosciata da tutti i nostri peccati. Possiamo ricordare tutti i nostri peccati e tutte le nostre iniquità, per le quali siamo tormentati dalle pene dell’inferno; possiamo vedere che ci siamo ribellati contro il nostro Dio, e che non abbiamo obbedito ai suoi santi comandamenti…
talmente grandi sono le nostre iniquità, che il solo pensiero di venire alla presenza del nostro Dio angoscia la nostra anima con un orrore inesprimibile…
Ma se, la nostra mente si sofferma sul pensiero dell'Espiazione di Gesù che perdona i nostri peccati, possiamo gridare nel nostro cuore: O Gesù, tu, Figlio di Dio, abbi misericordia di me…
Ed allora ricevuto il perdono non potremo più ricordare le nostre pene…
Ed, oh! quale gioia e quale luce meravigliosa saremo in grado di vedere; sì, la nostra anima sarà riempita da una gioia tanto grande quanto era stata la nostra pena!…
Non può esservi nulla di così intenso e dolce quanto sarà la nostra gioia.
Come fecero il pentimento e il perdono a portare gioia ad Alma?
Il pericolo derivante dal rinviare il pentimento
Quali sono alcune possibili conseguenze della procrastinazione del pentimento?
Questa vita è per gli uomini il tempo in cui prepararsi ad incontrare Dio. Dovremmo pentirci adesso, ogni giorno. Quando ci alziamo al mattino, dovremmo fare un esame di coscienza per vedere se lo Spirito di Dio è con noi. La sera, prima di addormentarci, dovremmo esaminare le azioni compiute e le parole dette durante il giorno e chiedere al Signore di mostrarci le cose di cui dobbiamo pentirci. Pentendoci ogni giorno e chiedendo al Signore il perdono dei nostri peccati, metteremo in atto il processo quotidiano richiesto per il perfezionamento del nostro essere. La nostra felicità e gioia potranno allora essere dolci e squisite.
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Ulteriori passi delle Scritture
Matteo 9:10–13; Luca 13:3; Ezechiele 18:30 (Pentirsi o perire)
2 Corinzi 7:9–10 (La tristezza secondo Dio)
Isaia 1:18; (Il pentimento porta il perdono)